Sono semplicemente stupefatta! Di Renato
Pagliaro conosciamo il genio creativo carico di idee originalissime e belle, ma
quest’anno la sua straordinaria capacità di entusiasmare i clienti si arricchisce
del richiamo ad un ‘opera non solo molto cara a noi castrovillaresi (posta dal
1490 al Castello di Castrovillari) ma anche storicamente e artisticamente
pregevole, considerato un gioiello di scultura fiorentina di fine ‘400, ossia
la composizione dei due putti fiancheggianti lo stemma delle armi reali
aragonesi inquartate con le insegne dei d’Angiò-Durazzo. Un esempio di
«importanti e squisiti pezzi di scultura» (così lo definì Biagio Cappelli) la
cui pregevole qualità rimandava a un lavoro plastico proveniente da Firenze o
eseguito a Napoli da qualche scultore gravitante nella bottega o nell’ambiente
artistico di Giuliano da Maiano. Re Ferrante d’Aragona, riprendendo lo
stendardo del Regno di Napoli creato dal padre Alfonso I detto il Magnanimo,
aveva creato questo stemma, il proprio stemma, inquartando le Barre di Aragona
con le armi dei D’ Angiò-Durazzo per dare una continuità d’istituzione alle due
Case reali e per glorificare la massima grandezza della potenza aragonese
raggiunta sotto il proprio regno. Una meraviglia assoluta!
Ft.o Ines Ferrante